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Bere molto sicuramente aiuta, perché favorisce l`eliminazione dei liquidi accumulati. Ma, spiega l`esperto, se si è stufe di consumare tanta acqua si può, per cambiare, “provare con il thè che ha grandi proprietà diuretiche”. È solo uno dei consigli che Ugo Alonzo, vice presidente della Società Italiana di Flebolinfologia, dà ai lettori di SaluteOggi. L`obiettivo è provare a combattere il gonfiore e l`indolenzimento delle gambe, disturbo che riguarda soprattutto l`universo femminile, che con il sole e le temperature in rialzo di questi giorni torna a farsi sentire. Edemi e pruriti “nascono da un iperlavoro delle vene che, seppur normali, sono chiamate a un`attività eccessiva – spiega Alonzo -. Un eccessivo aumento della pressione venosa nelle gambe può causare un rallentamento della circolazione venosa di ritorno, comportando un aumento della permeabilità capillare, a sua volta responsabile della formazione di edema a caviglie e polpacci, con conseguente dolore”. Tra le cause principali che possono comportare l`aumento della pressione venosa, “la lunga permanenza in posizione eretta, il deficit della pompa plantare – tacchi alti portati per lungo tempo, piedi piatti -, e il calore”.

Da una parte, spiega l`esperto, c`è chi soffre di insufficienza venosa cronica, ed è quindi accompagnato dal disturbo durante tutto il corso dell`anno, indipendentemente dalle temperature e dal mantenimento prolungato di posture erette. E poi ci sono altre persone, invece, per le quali il problema si manifesta principalmente a causa delle alte temperature: “Con l`aumento della temperatura in estate questo meccanismo si sviluppa con più frequenza. Il calore causa infatti una vasodilatazione, e pertanto il ritorno del sangue dalle gambe avviene con più difficoltà”.
Rimedi fai-da-te, spiega l`esperto, non esistono. Anzi: se si notano gonfiori o indolenzimenti è bene sottoporsi a una visita di controllo perché “l`insufficienza venosa è una delle patologie più difficili da classificare per la complessità della sua espressione, sempre ingravescente, ed è pericolosa perché normalmente sottostimata”.
Chi soffre di insufficienza venosa “stagionale” può aspettarsi quindi, nel tempo, un peggioramento della condizione, perché può diventare cronica. “Ci si deve iniziare a preoccupare quando i sintomi sono più evidenti e associati alla presenza di vene varicose, e quando il gonfiore non scompare dopo il riposo notturno”. Un problema, quello delle vene varicose, “che interessa principalmente il sesso femminile, con un rapporto stimato di 5:1”, precisa Alonzo.

Ma se i rimedi fai-da-te non esistono, si possono però attuare dei comportamenti virtuosi, a partire dalla tavola, per contrastare, anche se di poco, l`insorgenza degli edemi. “Consumare cibi freschi e leggeri, molte verdure e frutta, bere molti liquidi, e soprattutto thè per le sue proprietà diuretiche”, consiglia l`esperto. Da evitare, invece, “l`alcol, i dolci molto elaborati e i cibi pesanti per la digestione”. E poi ci sono alcuni semplici esercizi da fare in casa o anche in ufficio, che se non risolvono il problema possono però aiutare a diminuirne la manifestazione: camminare durante le pause lavorative, sollevare le gambe – se si può – con uno sgabello, ruotare i piedi verso l`interno e poi verso l`esterno per favorire il movimento dell`articolazione della caviglia.

Quanto ai rimedi da farmacia, “i farmaci a disposizione sono la famiglia dei flavonoidi, la centella asiatica, e le rutine”. Per ottenere qualche risultato, però, non basta ricordarsene solo con l`arrivo dei primi gonfiori: “Questi composti vanno assunti possibilmente prima dell`arrivo del caldo, e la terapia deve proseguire per almeno tre mesi”. Via libera anche alle calze elastiche: “Quelle leggere danno in estate una sensazione di fresco perché meccanicamente danno una vasocostrizione. Importante, però, è non esporsi al sole mentre le si ha indosso”.

Fonte: http://salute24.ilsole24ore.com/articles/7488-gambe-gonfie-il-rimedio-in-calze-e-the/

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